Novembre 24, 2024
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Animals e la sua distopica ciclicità

“I maiali sembravano a proprio agio sulle seggiole. La compagnia stava giocando una partita a carte, momentaneamente sospesa, evidentemente per un brindisi. Circolava una grande anfora e i bicchieri venivano riempiti di birra. Nessuno si accorse delle facce attonite degli animali che spiavano dalla finestra.” Con questa “scena” termina la Fattoria Degli Animali di George Orwell, e per chi ha avuto la fortuna di assistere ad un concerto dell’ Us+Them Tour di Roger Waters non potrà che collegarla alla parte musicale durante l’esecuzione di Dogs, dove la band si raduna ad un tavolo a brindare indossando una maschera che raffigura un maiale. In questo momento, dove gli animali di Orwell percepivano la fine del sogno della rivoluzione, si ha come la sensazione che Waters, con la sua penna (non con il suo basso), prosegua il racconto dei suoi “animali”.

Se Orwell si riferisce al sistema stalinista dell’Unione Sovietica la visione di Waters è direttamente concentrata al capitalismo e alle sue varie sfaccettature, compresa l’industria discografica e lo show business, dove proprio questo cane descritto in Dogs è la metafora che identifica la rockstar sottomessa ai maiali del mondo discografico.
I maiali rappresentano le lobbies e la politica che nascondono la loro crudeltà dietro la loro grandezza. Descritti e cantati con sarcasmo suscitano ribrezzo essendo colpevoli senza vergogna. Da ultimo arrivano le pecore, un popolo che ha bisogno di essere governato, un popolo che ha quasi la necessità di un imbonitore che lo tenga a testa bassa, un popolo che preferisce la subalternità a scapito di un sistema anche totalitario. Alla fine però le pecore si ribellano e reagiscono, ma alcune di loro prenderanno il sopravvento, ordinando alle altre di stare a casa e fare ciò che gli viene detto se vogliono diventare vecchie (if you want to grow old).

Le liriche di Waters in Animals rappresentano il vero primo concept politico concepito dal bassista dei Floyd. Precedentemente alcuni argomenti erano già stati esplorati, ma con una visione intellettuale ed empatica, mentre in questo disco le parole sono dirette al mondo politico in maniera quasi violenta. La vera intuizione di Waters è quella di applicare il concetto orwelliano della Fattoria Degli Animali al capitalismo, al sistema opposto da quello criticato dallo scrittore e di dare la sua visione finale: un ciclo distopico che alla fine riprende l’ultimo comandamento scritto dagli animali nella fattoria: “tutti gli animali sono uguali!”

TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI by Francesco Madonia is licensed under CC BY-NC-ND 4.0

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2 thoughts on “TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI

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