Novembre 23, 2024

16 Novembre 1971

Lisner Auditorium, George Washington University, Washington, USA.

“Questo concerto non è stato un comune concerto rock ma uno spettacolo in cui il rock ha sfiorato da vicino la musica d’avanguardia. A parte la strana apertura – in cui un personaggio nel contempo mago, giocoliere e mangiatore di fuoco sputava fiamme con cui una donna vestita di bianco si accendeva una sigaretta – lo spettacolo dei Pink Floyd l’altra sera al Lisner Auditorium presentava altre novità. Unità di eco e riverbero, modulatori di tempo, sintetizzatori e suoni preregistrati: tutti parte integrante della rappresentazione. I Pink Floyd hanno usato un mixer a 32 canali dotato di un sistema di diffusione acustico circolare. In questo modo, ciascun preciso strumento, poteva ‘suonare’ in un punto qualsiasi della sala ed essere mixato insieme ad ogni sorta di prodigi preregistrati, come cinguettii di uccelli e rumore ‘bianco’ ad alto volume. I Floyd non si sono troppo preoccupati del contenuto musicale, come noi lo intendiamo. Anche riguardo all’aspetto vocale, le parole non erano tanto importanti per il loro significato quanto per l’eccitante tensione che si poteva captare nel processo di creazione. Forma e contenuto erano sostituiti dalle energie dinamiche. A volte il suono era quello di una sega stridente, altre volte di una flotta di jet intergalattici. In questo gruppo, una chitarra diventa un uccello stridulo. La batteria, esplosioni. Come recitava una loro canzone (cantata in coro dal pubblico), ‘Set The Controls For The Heart Of The Sun’.” (Washington Post)