Marzo 14, 2025
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Patrick Leonard, noto compositore e produttore, ha lasciato un segno indelebile nella storia dei Pink Floyd grazie alle sue collaborazioni con due figure emblematiche della band. Ha contribuito al disco “A Moment Lapse Of Reason” accanto a David Gilmour, e successivamente, nel 1992, ha collaborato a “Amused To Death” di Roger Waters. Con la pubblicazione nel 2024 della sua canzone “Anderson And Council”, Leonard torna a esplorare le dinamiche di un rapporto artistico complesso e tormentato, che richiama in maniera simbolica le tensioni e le dualità che hanno caratterizzato la storia dei Pink Floyd. Di seguito, abbiamo fatto un’analisi della canzone, che intreccia riferimenti storici, simbolismi e riflessioni sulla creatività e il conflitto interiore.

La canzone racconta di un conflitto artistico e personale tra due individui, “Anderson” e “Council”, descritti come due figure complementari ma in eterno disaccordo. Il loro rapporto è paragonabile a quello di celebri coppie contrastanti nella storia o nella cultura pop, suggerendo che le tensioni creative e personali possono produrre grandezza ma anche distruzione.

La metafora principale riguarda l’arte e la collaborazione, in particolare nell’ambito musicale e creativo. Le tensioni sembrano evocare il rapporto complicato tra Roger Waters e David Gilmour, i due pilastri dei Pink Floyd, noti per la loro genialità ma anche per i conflitti che hanno segnato la loro collaborazione.

“Anderson was prettier, Council never wrong”: Anderson è rappresentato come l’esteta, forse il musicista carismatico e rifinito (un possibile riferimento a Gilmour), mentre Council è il perfezionista intellettuale e intransigente (forse Waters). Questa dicotomia rimanda ai ruoli distintivi che i due membri dei Pink Floyd hanno giocato nella loro carriera.

“One made the perfect noise, the other painted songs”: Qui emerge la complementarità: uno dei due è associato al suono, all’aspetto tecnico e musicale, mentre l’altro alla narrazione e alla costruzione delle emozioni. È una descrizione che si adatta alla dinamica tra Waters (il narratore, l’ideatore dei concept) e Gilmour (il chitarrista melodico e la voce principale).

“Laser lights and Chester White flying ‘round the room”: Riferimenti agli iconici concerti dei Pink Floyd, famosi per i loro spettacoli con effetti visivi innovativi (laser) e il celebre maiale gonfiabile (“Chester White”) che volava sul pubblico.

“All kinda loonies on the moon”: Potrebbe richiamare The Dark Side of the Moon, uno degli album più celebri della band, con i suoi temi di follia, alienazione e conflitto interiore.

La seconda parte del testo esplora il deterioramento del rapporto.

“The painter grew angry, sullen and dark”: Si riferisce forse a Waters, noto per le sue opinioni cupe e le sue liriche sempre più personali e politiche.

“Old soldiers, no-mans land, 50 years they stood the test”: Una metafora per la lunga durata del conflitto e della tensione creativa tra i due, che hanno resistito nel tempo come “vecchi soldati” in un campo di battaglia.

La canzone cita numerose coppie famose, spesso caratterizzate da relazioni tumultuose:

  • “Ike and Turner”: Il duo musicale noto per il loro talento ma anche per la loro relazione tossica.
  • “Bonnie and her fella Clyde”: Criminali famosi, rappresentanti di una relazione passionale ma autodistruttiva.
  • “Romeo and Juliet”: L’archetipo degli amanti destinati alla tragedia.

Questi confronti rafforzano il tema dell’inevitabile conflitto nelle collaborazioni intense.

Il tono della canzone è malinconico e ironico. Il narratore sembra distaccato ma consapevole della grandezza e delle tensioni di questa relazione. La ripetizione di “If I had known them, I coulda cared” e “If I knew Jesus, I mighta said a prayer” trasmette una sorta di impotenza di fronte a una dinamica tanto affascinante quanto tragica.

La somiglianza con la genesi del nome “Pink Floyd” è chiara. Syd Barrett, il fondatore della band, scelse il nome unendo quelli di due musicisti blues, Pink Anderson e Floyd Council. La canzone sembra quindi giocare con la mitologia del gruppo, presentando “Anderson” e “Council” come alter ego di Waters e Gilmour.

“Anderson And Council” è un’elegante allegoria sulla collaborazione artistica e il conflitto, probabilmente ispirata alla storia dei Pink Floyd. Patrick Leonard, avendo collaborato sia con Waters che con Gilmour, potrebbe aver voluto rendere omaggio al loro genio e alle tensioni che li hanno definiti. La canzone esplora il fragile equilibrio tra creatività e divisione, suggerendo che, anche nei conflitti più dolorosi, si può trovare una grandezza immortale.

Testo e Traduzione di Anderson And Council

Anderson and Council never got along
Anderson was prettier
Council never wrong
One made the perfect noise
The other painted songs
But they just never got along
As they got older
Like lucky men do
Nothing really changed
But boy the damn thing grew
They had laser lights
and Chester White
flying ‘round the room
All kinda loonies on the moon
It wasn’t right
It wasn’t fair
That’s what they say was in the air
If I had known them, I coulda cared
If I knew Jesus
I mighta said a prayer
The painter grew angry, sullen and dark
His paintings lacked color
And all kind of spark
The others sat there waiting
No ship to embark
No way to sing that holy hark
There was a Ike and there was Turner
There was Sonny and The Cher
Bonnie and her fella Clyde
Ginger Rogers and Astair
Adam and ambitious Eve
Romeo and Juliet
King Louie 16 and the head of Antionette
It wasn’t right
It wasn’t fair
That’s what they say was in the air
If I had known them, I could’ve cared
If I knew Jesus
I mighta even said a prayer
There was a real dark side
To that sad ass mess
There was a big ‘ol wall
Between Council and the rest
Old soldiers, no-mans land
50 years they stood the test
Guns blazing, semi-quavers
…but I digress
Not a lapse
Not a lock
Not a musing
Not a death
Not a lapse
Not a lock
Not a musing
Not a death
It wasn’t right
It wasn’t fair
That’s what they say was in the air
If I had known them, I coulda have cared
If I knew Jesus
I mighta even said a prayer
Not a lapse
Not a lock
Not a musing
Not a death
Not a lapse
Not a lock
Not a musing
Not a death

Anderson e Council non sono mai andati d’accordo
Anderson era più bello
Council non aveva mai torto
Uno creava il rumore perfetto
L’altro dipingeva canzoni
Ma non andavano mai d’accordo
Col passare degli anni
Come fanno gli uomini fortunati
Niente era davvero cambiato
Ma, accidenti, la cosa è cresciuta
Avevano luci laser
E Chester White
Che volava in giro per la stanza
Tutti quei pazzi sulla luna
Non era giusto
Non era equo
Questo, si diceva, era nell’aria
Se li avessi conosciuti, mi sarei importato
Se conoscessi Gesù
Forse avrei pregato
Il pittore divenne arrabbiato, cupo e tetro
I suoi dipinti mancavano di colore
E di ogni sorta di scintilla
Gli altri restavano seduti ad aspettare
Nessuna nave su cui imbarcarsi
Nessun modo di intonare quel sacro inno
C’era un Ike e c’era un Turner
C’erano Sonny e Cher
Bonnie e il suo Clyde
Ginger Rogers e Astair
Adamo e l’ambiziosa Eva
Romeo e Giulietta
Re Luigi XVI e la testa di Antoinette
Non era giusto
Non era equo
Questo, si diceva, era nell’aria
Se li avessi conosciuti, mi sarei importato
Se conoscessi Gesù
Forse avrei persino pregato
C’era un lato davvero oscuro
In quel maledetto pasticcio
C’era un grande muro
Tra Council e il resto
Vecchi soldati, terra di nessuno
50 anni hanno superato la prova
Armi in mano, sedicesimi in volo
…ma sto divagando
Non una svista
Non un blocco
Non una riflessione
Non una morte
Non una svista
Non un blocco
Non una riflessione
Non una morte
Non era giusto
Non era equo
Questo, si diceva, era nell’aria
Se li avessi conosciuti, mi sarei importato
Se conoscessi Gesù
Forse avrei persino pregato
Non una svista
Non un blocco
Non una riflessione
Non una morte
Non una svista
Non un blocco
Non una riflessione
Non una morte

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