Marzo 9, 2025
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Dopo l’euforia dell’annuncio di ieri, oggi vi proponiamo un approfondimento sull’operazione che ha dato nuova vita a quel capolavoro storico che è Pompei. Questa edizione segna un momento storico per i Pink Floyd: è la prima uscita targata Sony, a seguito della recente vendita del catalogo. Sony, entrata in scena il 1 ottobre 2024, ha già fatto un mezzo miracolo, portando alla luce, in soli 7 mesi, l’attesissima edizione “Pink Floyd at Pompeii – MCMLXXII”.

Un aspetto particolarmente sorprendente riguarda il ritrovamento del filmato originale, custodito negli archivi dei Pink Floyd. Per anni, si è creduto che non ci fosse niente su Pompei, a parte qualcosa nelle mani di Maben, e invece, dalle dichiarazioni pare che il filmato era proprio nell’archivio floydiano, nascosto agli occhi del pubblico. Questo ritrovamento non solo rafforza la portata storica dell’uscita, ma promette anche un’esperienza visiva e sonora senza precedenti, capace di riscoprire una delle performance più significative della band. Dobbiamo prendere atto di questo e “ringraziare” la Sony di questa operazione, che fa riflettere molto sulla gestione dell’archivio da parte dei membri della band, in particolare del periodo “early”. La vera domanda che sorge è: quanto materiale inedito ci sarà ancora di quell’epoca?

Una riflessione interessante riguarda i protagonisti che hanno reso possibile questa impresa. Da un lato, il restauro del filmato, affidato a Lana Topham, figura ormai consolidata e riconosciuta nella cerchia floydiana, ha garantito un’operazione meticolosa e rispettosa della storia visiva della band. A tal proposito ha dichiarato: “Dal 1994 ho cercato le sfuggenti riprese originali di Pink Floyd At Pompeii, quindi il recente ritrovamento del negativo originale da 35 mm del 1972 è stato un momento molto speciale. La nuova versione restaurata presenta il primo montaggio completo di 90 minuti, combinando il montaggio sorgente di 60 minuti della performance con i segmenti aggiuntivi del documentario degli Abbey Road Studios di poco successivo”. Dall’altro, la vera novità risiede nel compito affidato a Steven Wilson per la gestione del suono. Dopo aver collaborato con leggende come King Crimson e Jethro Tull, Wilson apporta una prospettiva fresca e innovativa all’audio dei Pink Floyd, segnando una svolta decisiva nella rivisitazione del loro patrimonio sonoro. Queste le sue dichiarazioni: “Da quando mio padre mi ha fatto il lavaggio del cervello suonando The Dark Side of the Moon a ripetizione, i Pink Floyd sono stati il mio gruppo preferito. Sono i miei “Beatles”, profondamente radicati nel mio DNA musicale. Ho visto per la prima volta Pompei da una copia sgranata in un cinema locale. Mi ha fatto un’impressione incredibile, con la sua musica rock libera ed esplorativa fatta da quattro musicisti che sembravano incarnare la nozione di intellettuale “cool”. È stato un onore remixare la colonna sonora per accompagnare l’incredibile restauro del film di Lana Topham, che sembra essere stato girato ieri”. Allo stesso tempo, questa scelta suscita una certa malinconia per la vecchia guardia, rappresentata da figure come James Guthrie, il cui contributo ha definito un’epoca nella qualità sonora della band. La transizione da un approccio tradizionale a uno più moderno evidenzia il delicato equilibrio tra innovazione e rispetto per il passato, aprendo nuovi orizzonti pur mantenendo intatta l’eredità dei Pink Floyd.

Al cinema dal 24 al 30 aprile 2025

Per la prima volta, la nuova versione restaurata in 4K e Dolby Atmos verrà proiettata nei cinema e negli IMAX, mantenendo il formato classico 4:3. Dal 5 marzo saranno disponibili i biglietti, raggiungibili tramite questo link; sempre dal 5 marzo, potrete consultare questo link per l’elenco dei cinema italiani che ospiteranno la proiezione (faremo un aggiornamento sul sito appena disponibili). Nel video qui sotto, una parte di “Echoes” mostra nettamente il miglioramento visivo: i colori appaiono più caldi e si percepisce chiaramente l’impressione di una produzione moderna.

Una curiosità, che forse non è poi così insignificante, riguarda il montaggio. Nel video che confronta la versione DVD del 2023 si nota non solo un netto miglioramento, in particolare nelle espressioni dei membri dei Floyd, ma anche una differenza nel montaggio tra le due versioni. Con questo breve frammento non possiamo ancora stabilire se il nuovo montaggio risulterà effettivamente migliorativo, ma rimane comunque un dettaglio interessante che ieri potrebbe essere passato in secondo piano. (PS: il video è ancora “non in elenco”, ovvero visibile solo tramite link e non reso pubblico su YouTube.)

Blu Ray e DVD

La differenza tra i due formati video riguarda esclusivamente le specifiche audio, senza includere alcun materiale inedito. Entrambi comprendono la versione “Lungometraggio”, che include le scene delle sessioni di The Dark Side Of The Moon, e la versione classica del concerto.

Lungometraggio

  1. Pompeii Intro
  2. Echoes Part 1
  3. On The Run
  4. Careful With That Axe Eugene
  5. A Saucerful Of Secrets
  6. Us and Them
  7. One Of These Days
  8. Mademoiselle Nobs
  9. Brain Damage
  10. Set The Controls For The Heart Of The Sun
  11. Echoes Part 2

Concerto

  1. Pompeii Intro
  2. Echoes Part 1
  3. Careful With That Axe, Eugene
  4. A Saucerful of Secrets
  5. One of These Days
  6. Set the Controls for the Heart of the Sun
  7. Echoes Part 2

Specifiche Audio

Blu RayDVD
2.0 Stereo LPCM non compresso [96k/24b] 5.1 Dolby TrueHD Surround [96k/24b] Dolby Atmos [solo lungometraggio]
Durata del lungometraggio: 1:24:58 Durata del concerto: 1:02:45
Specifiche audio: 2.0 LPCM non compresso Stereo 5.1 Dolby Digital Surround
Durata del lungometraggio: 1:24:58 Durata dell’audio del concerto: 1:02:45

LP e CD

Se nella parte video non sono presenti contenuti inediti, la sezione audio ci riserva una novità. L’album, che finalmente vede la luce come colonna sonora del concerto, include, oltre alla tracklist classica, un’Alternate Take di “Careful With That Axe, Eugene” (già pubblicata nel box “The Early Years”) e una versione Unedited, ossia non modificata, di “A Saucerful of Secrets”, l’unica vera traccia inedita.

Tracklist

LPCD
Side A
Pompeii Intro
Echoes – Part 1
Careful With That Axe, Eugene
Side B
A Saucerful of Secrets
Set the Controls for the Heart of the Sun
Side C
One of These Days
Mademoiselle Nobs
Echoes – Part 2
Side D
Careful With that Axe, Eugene – Alternate take
A Saucerful of Secrets – Unedited
CD1
Pompeii Intro
Echoes Part 1
Careful With That Axe, Eugene
A Saucerful of Secrets
One of These Days
Set the Controls for the Heart of the Sun
Mademoiselle Nobs
Echoes Part 2
CD2
Careful With that Axe, Eugene – Alternate Take
A Saucerful of Secrets – Unedited

Artwork e Merchandising

L’album viene presentato come PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII, senza la parola “live” e con l’anno 1972 (anno di uscita del film, non delle registrazioni) espresso in numeri romani. La copertina raffigura la celebre scena dei quattro membri che corrono nell’anfiteatro, mentre non compare l’iconica immagine di Waters al gong, scelta che rafforza l’idea di gruppo. I colori dominanti sono il rosso e l’azzurro, tonalità quasi complementari che richiamano l’effetto della copertina di More. È interessante notare come, nei formati audio, il rosso prevalga, mentre nei formati video l’azzurro prenda il sopravvento.

Non sono stati forniti dettagli sul booklet e sugli oggetti a corredo, ma dalle immagini emerge la presenza di una replica di un poster nella versione in vinile. Le inner sleeve e i CD risultano altrettanto curati. A questo link è possibile consultare il ricco e costoso merchandising, che include una varietà di articoli tra cui poster, felpe, magliette e cappellini.

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