Gennaio 22, 2025
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Nella giornata di ieri, in concomitanza con un discorso particolarmente atteso di Donald Trump, Roger Waters ha scelto di pubblicare sui suoi profili social il video di Picture That, tratto dal film/concerto Us + Them, pubblicato nel 2020 con questo messaggio: A snippet from the Us and Them tour back in 2017/18. “Picture a leader with no f#+%>£g brains!”. Una mossa che non sorprende, considerata la storia di Waters come artista politicamente schierato e da sempre critico nei confronti del tycoon americano e di ciò che rappresenta.

Tuttavia, ciò che ha davvero acceso l’attenzione dei fan non è stato solo il tempismo dell’ex Pink Floyd, ma un gesto del tutto inaspettato: pochi minuti fa la pagina ufficiale dei Pink Floyd ha condiviso lo stesso video.

Questo dettaglio, apparentemente banale, nasconde una dinamica che i fan conoscono bene: il rapporto burrascoso tra Waters e il resto della band, in particolare con David Gilmour, ha segnato la storia recente del gruppo, tra accuse reciproche e una distanza sempre più marcata. Vedere il nome dei Pink Floyd accostato a un contenuto di Waters è un evento che non accadeva da anni.

Cosa significa tutto questo? Un gesto simbolico di riconciliazione o una semplice strategia per catalizzare l’attenzione mediatica? E, soprattutto, c’è qualcosa che non sappiamo sul futuro di Waters, Gilmour e dei Pink Floyd?

Una cosa è certa: i Pink Floyd, in tutte le loro forme, non smettono mai di sorprenderci. Forse questa è solo l’ennesima dimostrazione che il rock, anche nelle sue tensioni, riesce sempre a farci riflettere sul mondo in cui viviamo.

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